Nel mezzo del discorso,
quando poi viene scritto,
tra una parola e l'altra
laddove perde senso
vale talvolta più
la virgola ben messa.
LA PARENTESI
Caduta giù dal libro,
per non farsi male
o per non affogare
giù nell'azzurro mare,
una linea retta
meglio un segmento
portato via dal vento
divenne una barchetta.
Insieme a sua sorella
simile opposta e bella
rimase un po' incurvata
(forse reumatizzata?)
e messa sul quaderno
per esser raddrizzata
rimase ahimé piegata.
IL PUNTO ESCLAMATIVO
Il punto esclamativo
fglio di un grande divo
sembrava fatto apposta
per non aver mai sosta
andava avanti e indietro
senza darsi pensiero
in mezzo alle parole
con la sua grande mole.
Ognuna, nel discorso,
lo riteneva un orso
e sempre fuori posto.
Per questo poi alla fine
sull'orlo del pensiero
rimane forte e fiero!
IL PUNTO INTERROGATIVO
Pensava una bambina
l'alba è già mattina?
E l'ora di mangiare
o quella di studiare?
Nel dubbio più profondo
rimase sola al mondo,
solo il punto interrogativo
non molto volitivo
piegando il suo capino
rimase a lei vicino.
I DUE PUNTINI
Bambini: un puntolino
è rotolato in basso
finendo sotto un sasso.
L'ha subito trovato
il fratellino amato
partito in primavera
da una penna a sfera.
Insieme i due puntini
di nuovo son vicini
pronti ad aiutare
chi deve studiare.
IL PUNTO
"Parlar con me si deve
parlar con me si può".
Così diceva il punto
ai segni a lui vicini.
Ma quelli di rimando
giunti alla conclusione
mettevan "solo" il punto
per chiuder la tenzone.
In questo modo è chiaro
che tutto il mondo è paro:
dai quel che ricevi
domani come ieri.
L'ACCENTO
Un'àncora nel mare
scende giù nel profondo
e ferma un bastimento
in giro per il mondo.
Ma ancòra non sapeva
che per codesto fatto
l'accento un poco matto
o solo un pò spostato
si diede un gran da fare
per farlo navigare.
Ma questo è nel discorso,
perché tra il dire e il fare
c'è di mezzo il mare:
scendendo giù dabbasso
l'accento biricchino
ancòra e ancòra molto
lo fece navigare.
L'INTERIEZIONE
Tra le tante storielle
un poco brutte o poco belle
arrivò una mattina
una candida bambina:
non sapeva cosa fare
se prendere o lasciare
nel fondo del quaderno
l'ultimo quinterno
che, quando c'è la luna,
è pieno di fortuna.
Nella sua indecisione
trova la soluzione
con una interiezione.
spiego che per tornare alle distanze sociali nelle forme che salveranno l'umanità della "polis" bisognerà che lhomo tecnicus torni bambino col cuore e con la passione che in-forma ,prima face, il pianeta.
RispondiEliminaAllora restituimoci l'infanzia innamorata della mamma,pianeta terra, ,prima che questa esaurisca la sua pazienza con noi.
ricominciamo da tre e compitiamo bene ,in compagnia la mamma mia che è pure tua... mamma terra comune nella intraducibile bellezza del suo cuore violentato dalle società di ieri ed ancor più di oggi.
Ricominciamo insegnando ai bambini nelle prime pagine dell'abbecedario dell'oggi,presenti.
L'ambiente ne ha bisogno.