sabato 30 dicembre 2017

ora .....

Ora....prendete un volume della vostra biblioteca ,mettetelo in evidenza cosicché tornino leggibili le proposizioni che,aprendo il libro, tornino ad essere un presente da svolgere.

Ora questo  fare sarebbe una contraddizione se non fosse vero che l'incontrovertibile ,presente del presente ,coniuga le contraddizioni per superarle.

Ora la potenza dimostrativa del fatto che stai eseguendo modella l'istante in cui lo compi .........Ora, percependolo come percezione,  l'"operazione" ha così successo nel momento che avviene .

Ora il risultato ottenuto ha una conseguenza  con quanto è stato archiviato nel libro che hai preso nella biblioteca.
La biblioteca ora è soltanto  "un con te nitore": cioè inizio di un gioco, qui, di parole ,come   filosofia di linguaggio, che  risale al principio di conoscenza cioè alla coscienza di cui si veste per sapere cosa è un contenitore.
Il contenitore  è un mobile,uno scaffale e ,come struttura ,un fatto.

 Un fatto ,oggetto che io soggetto vedo e so che esiste ed all'ora il sapere cosa è?
Il sapere è la qualità  che, come tale, attiva e trasforma la realtà fenomenica (facendola propria)determinante per la produzione di un'"opera"...

....bella e vincente  come "opera " ,nel campo della  filosofia.
Un tempo-in continuità  dall'inizio del 2000 la esprimevo  nella metodologia della filosofia stessa,commentando un libro "le origini dell'universo" di Barrow,premio nobel nel campo della fisica , nella quale io ,studiandola nei miei limiti,la riporto ,ora,,appunto al senso della vita che è l'oggetto\soggetto della filosofia....

Il sapere come (1)funzione -(2)intuizione determinante il fare produce l'"opera" e trasforma la realtà.
(1) e (2) insieme sono la realtà  evidente...questa per essere tale è esistente per te che esisti .
Da qui si ricava l'intuizione del primo principio e non più,essendo  io,noi,filosofi ,alla ricerca dell'arca.....un arcano è il mondo....nel secondo principio...in fisica è nella termodinamica di Maxuell  o in arte nel  dodecaedro di Durer,entrambi rami del sapere che opera.
Allora l'opera è un fatto ed in questo tu acquisti certezze, ad ogni livello e condizione e  superi il dubbio: hai fede.
La fede : il diritto alle certezze è lo spazio che l'indeterminazione dialettica  ci permette per vivere.

Qui cade l'asino nelle indeterminazioni che sono nel principio secondo che fai primo ....
 ...e questo è l'amore che" muove il sole e le altre stelle ", ed è  l'armonia meravigliosa del mondo universo che scrutiamo, con l'occhio curioso della scienza, con lo sguardo però che ora  ancora indaga....
 .....nell'orizzonte  ogni forma ha diritto ad essere ricomposta nella grande arca che naviga negli orizzonti del sapere ,ancora.

Il vascello, enorme in simpatia, ritrova la magia e ci conduce, insieme navigando, dove " il tempo segna un punto e la virgola il presente"....questo nel musical frangente che ti riporta al cuore il sopportabil tuono della festa che si rinnova e  manifesta...mentre così dicevo accanto mi passava il venditore d'almanacchi nuovi giocati dalla bolla  del mercato .

Auguri a noi tutti per l'anno che viene,fratelli,compagni e soci sapienti del poco che siamo ed è molto. .






martedì 19 dicembre 2017

IL REGNO DEI SAVOIA

Oggi sappiamo del ritorno della salma di Vittorio Emanuele III,in Italia,ultimo re, corrotto dalla storia che lo travolse.
All'interno di questa breve storia della monarchia  sabauda per l'Italia (solo dal 1870 lo divenne per l'intero stivale ) re Pippetto non aveva la misura per calzarlo.
 I Savoia scesero vincenti verso il sud ed i Borboni  uscirono lasciando i semi di uno stato che non fiorì di fronte ai tempi nuovi di un mondo che mutava.
Ora credo che i Sovrani hanno finito di fare storia per L'italia con il loro ritorno,in conclusione,in Piemonte, dove è giusto che stiano.
La storia riporta ordine alle vicende umane che, in questa, tessono le architetture,le forme cioè,che hanno forza per il suo divenire ma giunge il punto in cui si pone fine a questo.
Qui, per i Savoia, è giusto che tornino ,per la storia,alla tomba di famiglia,gloriosa per come doveva ,in Piemonte,senza rimpianti di glorie diverse.

Molta complessa è questa nostra ora dove avvengono mutazioni che toccano la labirintica ragnatela delle vicende umane .
Queste Aracne tesse ed è tale quale permette l'onorato ritorno dei Savoia in Italia ,ben calibrata nella bilancia dove ora il peso della loro storia li riporta.

sabato 16 dicembre 2017

Palazzaccio

                                                                    contiene tutto
Sin dalle origini, ...pandora ,cornucopia, aracne ......
Parlo del web e delle trasformazioni che  permette...la parola.
Su quale punto della realtà fermiamo l'attenzione?

Il Palazzaccio all'incrocio del secolo scavalcò cielo e terra e fece Giustizia , per questo ebbe il nome tale che fosse vero per quanto al mondo accadeva.

Oggi vale, e gravita  ancora  di più, nel suo  nome che sfugge ai controlli nelle  variazioni del captatore informatico.
Questo  contiene tutto per questo e ne fa gioco a parità di peso.

All'interno del Palazzaccio, cuore del mondo, è l'enorme magniloquente capacità di scorrere su bande elettromagnetiche la decodificazione del presente ed in questo sono invischiati i moscerini ....gli opliti.
La ragnatela li tiene e si alimenta con questi, filtrati come nei fanoni della balena , digeriti all'istante stesso che li illumina e distrugge.

Allora ,e qui si ritorna alla scrittura che, nelle sentenze in prorogazio, non ha fine se non nel Palazzaccio .
Enorme  la potenza di "Aracne" che non può essere tradotta all'interno delle aule piene di vuoti clamorosi, in percussione sugli schermi che l'"Algoritmo"occupa in una perfetta forma che non lascia tracce fuori di se.
Allora appare, nelle albe che sono polari,l'Apocalisse con fredde esecuzioni degli ultimi messaggi boreali.

Quando il gelo giunge ,oltre i confini che il Palazzaccio non può raggiungere, s'infiamma di colori il cielo e porta luce nella notte che Aracne cercò di superare e che Atena indicò sulla strada che porta fuori il Palazzaccio.

Oggi un numero ritorna sulla ruota di Cronos ed è Kairos ,istante estremo dove nulla sfugge al presente che mancò al Palazzaccio.

A Roma ,oggi 8 -12-2017 ,torna  la festa dell'Immacolata nella ruota che la vuole misericordiosa macinata nei prodigi del cielo .

Un altro giorno ci avvicina al Natale,oggi 16\12\2017, scorre verso il futuro reale al Palazzaccio.