mercoledì 5 giugno 2019

C.S.M.

Il  Consiglio Superiore della Magistratura oggi sopporta i suoi traumi e li rivela.
Il modo è un tentativo da supportare perchè avvenga nel modo migliore.
Questo è il tentativo di sopravvivenza che può trovare forza solo nella virtù che si restituisce nel rapporto con la società.
La coscienza sociale si deve ricostituire nella sua nomenclatura, nelle radici, ed in queste, nella loro profondità, politicamente realizzarsi nei mutamenti che stanno avvenendo  con  la "qualità" dei valori che sono il fondamento,l'inizio e la fine dei  progressi dell' Homo Sapienz.

L'Homo tecnologico riemerge nell'essenza dei suoi "qualia"che sono nella forza  della fatica che in ogni momento deve manovrare con passione.
Manovrare significa per l'anima del C.S.M. muovere - com- muoversi insieme con
la sua funzione, che deve esprimersi negli orizzonti in cui, nell'attualità della politica, riporta l'equilibrio con  quella dignità che restituisce, con ogni momento di verità riconoscibile, allo Stato.

In questo  operare, l'eterno che ci guida in ogni struttura, ha ragione d'essere per manifestarsi come "banner" per la coscienza sociale, oggi caracollante tra i disagi dei mutamenti della straordinaria, esponenziale crescita, dell'albero dell'Homo Sapienz.

Troppi frondosi i rami che coprono i piccoli disagi che, all'ombra di quanto Fibonacci scoprì col suo lavoro, proteggono i signori del C.S.della Magistratura che mal traducono, talvolta, l' "Ora" et "Labora", invertendono i fattori di produzione che producono all'esterno  quanto vediamo.

Bene il controllo e l'autoesclusione di qualche consigliere travolto nello spettacolo reso indifferentemente  dalla struttura, quadro del  paesaggio che ne ha perso i contorni con qualche pennellata fuori posto.

Ecco, prima che fuori del tavolo, nell' arengo del Consiglio, dove il limite è la sentenza del giudizio politico, cioè la coscienza sociale dei cittadini, che avviene la perdita dell'enorme importanza del Consiglio stesso, che decade per questo "bord line" con il crollo dei principi, già oggi in collisione con la logaritmica indifferenza del web, ed è assente la  funzione verificata della squadra con la sua ordinata bellezza.