lunedì 16 giugno 2014

La Corruzione cosa è?

Un danno al cuore, per chi ancora c’è là, nell’era dell’informatica.
Stiamo scoprendo l’acqua calda,fortunatamente per raffreddarla.

Fatta questa battuta il problema è risolto, la centrale atomica che è andata alla malora a kukuscima, rimane  argomento di conversazione,dottissima di linguaggio,e scivola verso Hiroscima,dimenticando il sunami che è alle porte.
In realtà a  Venezia il “mose” fermerà l’acqua alta e sarà pronto quando sarà risolto il problema dei fondali,melmosi inquinanti e corrodenti dell’unica idrovora succhia soldi dell’impresa appaltata negli appaltanti enti procedenti.
C’erano tutti nel tenerlo in vita il polipo gigante autoriproducentisi ,corrotti e corruttori.
 Amministratori delle politiche delle imprese e  politici degli appalti in ogni magistrale connessione per interessi privati come consentiti dai controllati controllori e poi gli schiavi alle macchine: gli operai lavoratori  resi sordi e muti dalle campagne delle informazioni sbagliate.
I media, con le  tv e i giornali dalle cento pagine di pubblicità, che  danno tono al silenzio assordante (il molto del troppo che non c’è) in cui annega il paesaggio italiano.
Il “mose” ora guata sorpreso dal nuovo,morso in un Cantone.
Forse Mosè può fare di meglio,ma una volta e non più.
Il cancro del sistema è dilagato nelle metastasi e nessuno può essere aiutato, per la guarigione sperata, dalla Sanità pubblica :anch’essa è  infettata.
Ora sembra di stare a teatro:  alla Tosca ,trionfo di lussi ,vesti e perdizioni ,dove le “belle forme disciogliea dai veli”.
Forse il buon senso ce la farà a tornare : la legalità è un diritto che l’arcangelo impugna per sfrondare la selva oscura delle corruzioni per ridare trasparenza ai cieli d’Italia.
Per ognuno una pilloletta per dimagrire,due modi ci sono ed entrambi spettano ad ognuno e la terapia è semplice per la nuova coltura ………figlia di un tempo senza età nel rigore di una nuova ecologia che la polis ha nel cuore.
 “Possibile “diranno i miei piccoli lettori,”certamente” rispondono le armonie nascoste che al presente sono amore per la vita di ciascuno ed insieme della città del mondo nel pianeta terra che è l’unico che abbiamo.
Ecco che, nei sistemi complessi del mondo universo , dispersi nelle accelerazioni dei tempi, ritrovi il cuore che batte : tic la bellezza del lavoro ordinato e legale ,   tac il risultato per quelli che, in alto nella torre di Babele, dovranno tornare a Venezia per quel “mose” che sarà un peccato da non ripetere.


Giovanni lombardi

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