Questa esaminata nella angolazione della filosofia sociologica e del linguaggio ,contributo necessario nella argonometria del divenire(che ,per altra pagina e verso, è il percorso-verità di ciascuno :la coscienza)
Un giorno critico è quello dove le criticità si manifestano nella somma delle contraddizioni interne non risolte tempestivamente ...come si vede nel quadro collassato..... piloni in sospeso e l'incertezza.. ..àncorata al dubbio ....Spes l'attende e tu devi arrivare.
In questa verità ,elementare e radicale , è la chiave,in filosofia sociologica, per mostrare le cause dell'"improvviso crollo" del ponte Morandi.
La chiave non è stata usata perchè le "contraddizioni"del reale (sociali) sono maturate all'interno della struttura e, cristallizzata- formata in queste, hanno utilizzato solo quanto poteva sembrare alle predisposte singole necessità operative delle strutture... realizzandole all'interno nella ignoranza esplosa poi nel fatto conseguente:il crollo del ponte.
In questa trasposizione gnoseologica ,elementare nel blog del web ,nel quale esprime e realizza il
pensiero, dove manca la risposta ,prova altrettanto conseguente della verità ...è il crollo del ponte.
Questo ,dato sempre in riflessione web , modella la forma , sostanza e contenuto quale sia.....ma questo è nell' entropica utopia se sposti l'addendo al risultato ... ed è solo una magia settoriale del fisico allenato ma "limitato" ed il ponte è crollato.
Infatti,
se questo si realizza in iato non provato nella realtà evidente in cui la prova deve essere chiara e conseguente questa matura solo nel sapere della forza ,che è "il ponte"-punto passaggio giusto , spiraglio tra l'idea ed il fatto,(tra il "cogitans" ed l'"exstens") e il ponte Morandi lo dimostra crollando.
Grande la distanza tra quanto appare nell'attuale quotidiano d'oggi , e la somma è nella misura delle contraddizioni cresciute : ambiente e società : mondo sociale esistente .
Questo perde il limite ed il luogo in cui deve avvenire ed "il ponte"non regge la misura alla distanza e crolla rinchiudendo la porta .e..la coscienza sociale è una struttura- dormitorio
di gente insonnolita ....indifferente e resa immobile nella sua invasiva opulenza che retrocede nel disfacimento sino al crollo di Hiroscima.
Sapere agire.....accontentandosi.....senza dare la chiave per la traduzione continua dell'azione nell'evento..."pro domo sua"tradita"circostanza del sapere mal "tradotto"
Metafora di se , appare a tutti e poi meteora, in un'ora svanisce , e qui non puoi che imparare i limiti dell'ora dove, ancora, l'intero mondo universo(esistente) insegna all'opposto il risultato ...
In questo "Aracne" traduce (se tradotta)la matassa dei fili che la tiene ,e fila, per ciascuno, la speranza che diviene forza concludente per quanto del destino viene dato....questo ingarbugliato segreto di misteri.
Per ognuno viene data la chiave del successo e questo avviene se lo riconosci e modelli ..,nell'ordine comune come il crollo Morandi dà all'accadimento, .....al quale questo restituisce il volere nel quadro dove sei....
.......il ponte è un aggettivo senza senso se non trovi dei limiti il consenso .......potremmo dire "chi troppo vuole nulla stringe" se non operi in tempo e il Morandi ne dà consecuzione nel viaggio dei viandanti quali ,il filosofo dice,siamo.
è un rischio fermarsi alle parole, saperlo è circostanza... esaminata...ora...
RispondiEliminaa fine agosto ....
Ho letto adesso quanto avviene nel grande quadro dove tutto è in movimento..il pianeta che sopra tiene noi e non soporta quanto in suo danno gli "acari" fanno.
RispondiEliminaEcco perchè arriva tanto danno che la scienza rivela nel cervello dove fermar si deve .
Infatti la prova dello "specchio"rivela il punto della conoscenza per i miliardi di opliti neuroformati e li raccoglie addormentati sul loro tappeto formato : ruderi del ponte crollato.
"de hoc sufficit".
Discendendo di grado ,avanti in superfice ,nel reale,avviene il crollo perchè non tiene conto della circostanza ,specchio dell'intera umanità, senza Costanza.
(Costanza, Catanzaro,il pane e la famiglia,mio ricordo , che lascio in galleria e giù nel pozzo).
Sapeva il suo mestiere,la Costanza ,il pane del fornaio era fragrante.