venerdì 17 agosto 2018

IL PONTE

L'opera che porta in viaggio passegeri  sulla sponda del giorno d'oggi ,nel virtuale presente, è manifesta, ed è l'architettura del ponte e del suo crollo.
Questa esaminata nella angolazione della filosofia sociologica e del linguaggio ,contributo necessario nella argonometria del divenire(che ,per altra pagina e verso, è il percorso-verità di ciascuno :la coscienza)

Un giorno critico è quello dove  le criticità si manifestano nella somma delle  contraddizioni interne non risolte tempestivamente  ...come si vede nel quadro collassato..... piloni in sospeso e l'incertezza.. ..àncorata  al dubbio ....Spes l'attende e tu devi arrivare.

In questa verità ,elementare e radicale , è la chiave,in filosofia sociologica, per mostrare  le cause dell'"improvviso crollo" del ponte Morandi.
La  chiave  non  è stata usata perchè le "contraddizioni"del reale (sociali) sono maturate all'interno della  struttura e, cristallizzata- formata in queste, hanno utilizzato solo quanto poteva sembrare alle predisposte singole necessità operative  delle strutture... realizzandole  all'interno nella  ignoranza  esplosa  poi nel fatto conseguente:il crollo del ponte.

In questa trasposizione gnoseologica ,elementare nel blog del  web ,nel quale esprime e realizza il
pensiero, dove manca la risposta ,prova altrettanto conseguente della  verità  ...è il crollo del ponte.

Questo ,dato sempre in riflessione web , modella la forma , sostanza e   contenuto quale sia.....ma questo è nell' entropica utopia se sposti l'addendo al risultato ... ed è solo una magia settoriale del fisico allenato ma "limitato" ed il ponte è crollato.
                                                                       Infatti,
se questo si realizza in iato non provato  nella realtà evidente in cui la prova deve essere chiara e conseguente questa  matura solo nel sapere della forza ,che è "il ponte"-punto passaggio giusto , spiraglio tra l'idea ed il fatto,(tra il "cogitans" ed l'"exstens") e il ponte Morandi lo dimostra crollando.

Grande la distanza tra quanto appare nell'attuale  quotidiano   d'oggi , e  la somma è nella misura delle contraddizioni cresciute : ambiente e società :  mondo sociale esistente .
 Questo  perde il limite ed il luogo in cui deve avvenire  ed "il ponte"non regge la misura  alla distanza e crolla   rinchiudendo  la porta  .e..la coscienza sociale è  una struttura- dormitorio
di gente  insonnolita ....indifferente e resa immobile nella sua invasiva opulenza che retrocede nel  disfacimento sino al crollo di Hiroscima.

Così crolla il ponte, come passano i mondi delle civiltà, e l'apocalisse sembra vera perchè lo è  nel momento esatto dell'istante in cui si verifica (il fatto) dove manca Sofia .
Sapere  agire.....accontentandosi.....senza dare la chiave per la traduzione  continua dell'azione nell'evento..."pro domo sua"tradita"circostanza del sapere mal "tradotto"

Metafora di se , appare a tutti e poi meteora, in un'ora svanisce , e qui  non puoi  che imparare i limiti dell'ora dove, ancora, l'intero mondo universo(esistente) insegna all'opposto il  risultato ...
In questo "Aracne" traduce (se tradotta)la matassa dei fili che la tiene ,e fila, per ciascuno, la speranza che diviene forza concludente per quanto del destino  viene dato....questo ingarbugliato segreto di misteri.

Per  ognuno viene data la chiave del successo  e questo avviene se lo riconosci e modelli  ..,nell'ordine comune  come  il crollo Morandi dà all'accadimento,  .....al quale questo restituisce il volere nel quadro dove sei....
.......il ponte è un aggettivo senza senso se non trovi dei limiti il consenso .......potremmo dire "chi troppo vuole nulla stringe" se non operi in tempo e il Morandi ne dà consecuzione nel viaggio dei viandanti quali ,il filosofo dice,siamo.



2 commenti:

  1. è un rischio fermarsi alle parole, saperlo è circostanza... esaminata...ora...
    a fine agosto ....

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  2. Ho letto adesso quanto avviene nel grande quadro dove tutto è in movimento..il pianeta che sopra tiene noi e non soporta quanto in suo danno gli "acari" fanno.
    Ecco perchè arriva tanto danno che la scienza rivela nel cervello dove fermar si deve .
    Infatti la prova dello "specchio"rivela il punto della conoscenza per i miliardi di opliti neuroformati e li raccoglie addormentati sul loro tappeto formato : ruderi del ponte crollato.
    "de hoc sufficit".
    Discendendo di grado ,avanti in superfice ,nel reale,avviene il crollo perchè non tiene conto della circostanza ,specchio dell'intera umanità, senza Costanza.
    (Costanza, Catanzaro,il pane e la famiglia,mio ricordo , che lascio in galleria e giù nel pozzo).
    Sapeva il suo mestiere,la Costanza ,il pane del fornaio era fragrante.

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