martedì 21 febbraio 2017

ARACNE

Oggi sembra che cada dal cielo,infuriata la dea colpita nel cuore dall'offesa piu grave.
Quale è questa offesa più grave che colpisce qui in terra i mortali ?
Quale è ,ripetono in coro ,ed a voce che suona per tutti, i mortali nel web ?

Non sapere qualè è la colpa più grave,ripete ,colpita nel cuore, la conoscenza....e, per questo  dà fiamma e furore ,la dea,e brucia in silenzio il fragore dei tuoni.
Dai monti è discesa nei giorni solari e diviene leggiadra farfalla e poi ancora colori che imporporano i monti.

Quanti sono i colori che la scienza non sa se corre all'assalto del trono del re  ?
Ogni uomo vorrebbe saperlo, nell'istante che scopre l'atlante del mondo, ed ,in questo, puntella l'aratro per  la pace in città con   frutti ancora sapienti.
Lontano e vicino l'osserva ,legato ai suoi sogni di pietra, Sisifo e  segnala ogni quotidiano travaglio

Algortimi infangati nei mari del nord e orizzonti dove volano  le Monarche per ritrovare  Linneo nei mappamodi ....per tornare nelle reti che Aracne abbellisce per oggi'


Ora è ferma Atena,  la dea, nell'eterno suo andare nelle orgogliose e splendenti forme sino all'alba ...qui ci sono i fili d'amore, per dare ad Aracne  le chiavi  disperse
.
La colpa piu grave, sommessa ripete la dea, è stata ,continua e dell'uomo, e che volle sfidare me stessa e tornare non sapendo portare con se l'Armonia che me stessa indicò....nelle forme più belle che aveva.

Aracne tesse eternamente  il tappeto che sembra volare col manto di Sinbad e Speranza e ricorda, del cielo il calore che scioglie dai veli la vita


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